FAQ

Criptovaluta. Un intero nuovo mondo da scoprire.

Dalla loro creazione nel 2009, i Bitcoin e le altre criptovalute hanno rapidamente ottenuto popolarità. Oggi, in tutto il mondo, è comune sentire persone che parlano di criptovalute o argomenti a esse correlati.

Il Portale di apprendimento Dracma Service è un punto di partenza eccellente. Qui raccolte, si possono trovare informazioni utili relative ai princicpi base delle criptovalute per aiutare i nuovi iscritti Dracma Service e i neofiti a soddisfare la propria curiosità e ad orientarsi sul fenomeno delle criptovalute. Ogni articolo può essere letto singolarmente e spiega un concetto sulle criptovalute. Dopo aver letto il Portale di apprendimento dovresti sentirti maggiormente a tuo agio sulle criptovalute e dotato di maggiori risorse per entrare nel discorso.

Scopri di più sui Bitcoin

Molte persone ritengono che il sistema Bitcoin sia molto complicato, ma in realtà è molto più semplice e intuitivo di quello che pensano. Lo scopo di questa serie di articoli è quello di permettere a tutti di ottenere delle basi e, col tempo, di presentare ulteriori opportunità di apprendimento per coloro che ne vogliono sapere di più.

Spesso, per spiegare cosa sono i Bitcoin, si utilizzano dei paragoni con qualcosa di specifico che le persone già conoscono, ma è proprio questo che spesso crea confusione. Bitcoin è una nuova tecnologia, diversa da qualsiasi altra mai vista prima, perciò il miglior modo è considerarla come una combinazione di diverse cose che già conosciamo e alle quali siamo abituati.

Primo, Bitcoin funziona come un sistema di pagamento. Questo perché ti permette di spostare soldi molto facilmente, in maniera simile ai bonifici o alle carte di credito, ma meglio.

Secondo, sotto certi aspetti i Bitcoin sono simili all’oro. Per questo motivo molte persone lo chiamano addirittura ‘oro digitale’ o ‘Oro 2.0’. Consideralo come se stessi usando l’oro al posto dei soldi, fatta eccezione per il fatto che è molto più facile da spostare.

Terzo, il sistema Bitcoin è simile a internet per il fatto che nessun ente o individuo può averne il controllo esclusivo. Questo più o meno significa che ognuno può usarlo come vuole. Ciò conferisce ai Bitcoin delle caratteristiche veramente uniche.

Questi tre aspetti di Bitcoin sono strettamente collegati e si rafforzano l’uno con l’altro. Di questo però parleremo nei prossimi articoli, per ora immagina soltanto cosa succederebbe se prendessi un calderone e ci gettassi dentro una carta di credito, un pezzo d’oro e un pizzico di internet. Mescola tutto e otterrai una sostanza completamente nuova: Bitcoin!

Bitcoin è stato “inventato” da una persona o un gruppo di persone sotto il nome di “Satoshi Nakamoto”. Qualcuno sa chi è realmente? Malgrado molti articoli e molte ricerche per smascherare la/le persona/e che lo hanno creato, non ci sono prove definitive sull’identità di queste. È importante? Assolutamente no. Satoshi ha progettato l’intero sistema Bitcoin in un modo completamente “open source”, ciò significa che il codice informatico può essere controllato e visto da chiunque, pertanto non ci sono segreti nascosti e non è influenzato dal creatore. Nel tempo molti altri hanno lavorato su questo codice perciò è già molto diverso da quello iniziale proposto da Satoshi.

È anche importante ricordare che la convinzione secondo la quale Satoshi abbia inventato Bitcoin da solo è errata. Come molte altre svolte nell’ambito delle scienze, l’invenzione di Satoshi è stata costruita sulle spalle dei giganti. Durante gli scorsi decenni molti scienziati, ingegneri e matematici importanti hanno effettuato ricerche su crittografia, sistemi distribuiti ecc. Satoshi è riuscito a riassumere tutto questo lavoro in un unico progetto e ha prestato il proprio aiuto nell’iniziare ad implementarlo. Leggendo il White Paper di Satoshi si può infatti notare che ha inserito i riferimenti a tutti gli altri lavori su cui si è basato per completare la sua invenzione.

Come trasferivamo il denaro migliaia di anni fa, quando ancora tutti vivevamo in piccoli villaggi conoscendoci e fidandoci gli uni degli altri? Semplicemente, scambiavamo delle cose tra di noi come facciamo ancora oggi con il denaro contante. Ma quando il denaro venne trasferito online, le cose si complicarono leggermente. Il modo in cui le banche e i sistemi di carte di credito affrontarono la situazione fu quello di creare un grande “libro mastro”: fondamentalmente registrazioni di conti che mostrano chi possiede cosa.

Ad esempio, se Giovanni vuole trasferire online 100 euro a Sara, la banca trasferisce il denaro da Giovanni a Sara. Giovanni non può farlo da solo poiché esiste il rischio che egli possa imbrogliare facendo un “copia e incolla” del denaro digitale (dopo tutto si tratta di semplici numeri su un computer) e inviare i 100 dollari a due persone diverse; nessuno lo saprebbe. Invece confidiamo che la banca invii il denaro assicurandosi che venga inviato ad una sola persona. In realtà anche la banca può imbrogliare, ma confidiamo nel fatto che non lo faccia.

Se il trasferimento avviene tra due conti della stessa banca, allora verrà eseguito con semplicità, mentre se avviene tra due banche diverse la cosa si complica un pò. Banche diverse potrebbero disporre di sistemi di contabilità diversi che necessitano di essere riconciliati. Per questo le banche addebitano una commissione e spesso richiedono più tempo per portare a termine il trasferimento. Quando si tratta di banche o di sistemi finanziari esteri, la situazione si complica ulteriormente. Il fatto che siano coinvolti differenti lingue, sistemi, valute, più parti da coordinare e così via, fa sì che commissioni e tempi di trasferimento aumentino. Ecco perché l’attuale sistema finanziario è così complesso. Si tratta semplicemente di un enorme intreccio di vari sistemi di contabilità in tutto il mondo.

Il sistema Bitcoin sta cambiando tutto questo. Come? Si tratta semplicemente di un sistema di contabilità globale che si sincronizza attraverso l’intera rete internet in modo che tutti possano accedere in tempo reale allo stesso libro mastro, indipendentemente dall’utente e dal luogo in cui ci si trova. Il risultato? Il denaro può essere trasferito facilmente tra le parti evitando ogni ritardo e commissione esorbitante. Proprio come prima che il mondo diventasse grande e complicato.

Per che cosa si usa Bitcoin come sistema di pagamento? Per tutto ciò per cui si userebbe il denaro normale: lo si invia ad amici e familiari, sia a livello locale che all’estero, si acquistano cose online, si ricevono pagamenti per il proprio lavoro e così via.

Nel corso dei secoli l’oro è stato considerato un bene di valore da numerosi e svariati gruppi di persone in tutto il mondo. È importante notare che l’oro in sé non ha alcun valore, è solo un pezzo di metallo brillante. Il suo valore deriva dal semplice fatto (leggermente sconcertante) che tutti abbiano concordato e stabilito che ha valore, pertanto è diventato prezioso. La ragione per cui hanno scelto l’oro rispetto ad altri beni è fondamentale. L’oro possiede alcune caratteristiche che lo rendono una “riserva di valore” più apprezzabile (come è noto) rispetto ad altri beni. Vediamone alcune.

Per prima cosa, possiamo dire che è raro/scarso, il che significa che la sua offerta è limitata (nel mondo è presente soltanto una determinata quantità di oro che, se fosse troppo abbondante, permetterebbe a ognuno di possederne e quindi cesserebbe di essere prezioso ed avere valore). È malleabile, cioè può essere fuso e diviso in unità più piccole (per esempio monete) e, cosa fondamentale, il valore unitario non cambia quando si divide in pezzi più piccoli (a differenza di quanto accade per i diamanti ad esempio). È stabile e non degrada, è facile da riconoscere e, cosa molto importante, è difficile da contraffare.

A quanto pare Bitcoin presenta tutte queste stesse caratteristiche e altre ancora. Ha una disponibilità/offerta limitata (solo una determinata quantità di Bitcoin esiste e sarà prodotta in futuro). Può essere diviso in unità più piccole senza perdere valore unitario (un Bitcoin è divisibile in cento milioni di unità, 1 Bitcoin = 100.000.000 di satoshi, che rappresenta l’unità più piccola in cui un Bitcoin può essere diviso, simile ai centesimi per il dollaro o ai penny per la sterlina; per questo è possibile acquistare meno di un Bitcoin alla volta). La sua tecnologia lo rende molto stabile, non si degrada ed è impossibile contraffarlo. Inoltre, a differenza dell’oro, è possibile trasferire Bitcoin in qualsiasi luogo del mondo in pochi minuti, indipendentemente dalla quantità, grande o piccola. Ecco perché molte persone affermano che Bitcoin non è solo oro digitale, ma un’alternativa preferibile all’oro.

Oltre ad avere caratteristiche simili all’oro, Bitcoin costituisce di per sé un sistema di pagamento valido, il che lo rende ancora più prezioso. Più persone usano Bitcoin per i pagamenti e più il loro valore aumenta. È un po’ come acquistare azioni Visa e poi utilizzare quelle stesse azioni per comprare una Coca Cola al minimarket sotto casa. Avendo utilizzato le azioni Visa per pagare, Visa (il sistema di pagamento) diventa più utile, e le azioni Visa aumentano di valore. In questo modo, il valore dei Bitcoin deriva sia dalle loro caratteristiche simili a quelle dell’oro sia dalle possibilità di poterli usare all’interno di (o come) un sistema di pagamento.

Internet ha modificato il modo di vivere e di fare business delle persone, probabilmente rappresenta uno dei più grandi progressi compiuti dall’uomo. Una cosa a cui molti non pensano però è che internet come lo conosciamo oggi sarebbe potuto non esistere, poiché all’epoca era presente un certo numero di “reti internet rivali”. Si trattava di alcune aziende che volevano collegare tutti i computer del mondo per condividere le informazioni, ma facendolo sulla rete da loro controllata, in modo che le persone dovessero pagare per accedere alla “superstrada dell’informazione”.

La rete internet moderna che è poi emersa è diversa, in quanto volutamente progettata come un sistema aperto che chiunque può usare a proprio piacimento, senza essere di proprietà di nessuno, quindi priva di guardiani. Da questo è derivato qualcosa chiamato “innovazione senza autorizzazioni” (permissionless innovation): le persone possono provare e testare nuove cose senza che gli debba essere concesso un accesso o un permesso da parte di qualche guardiano/arbitro per poterlo fare. Ciò ha portato ad una esplosione dell’innovazione e dell’adozione dell’internet “aperto” (o libero), questa è la ragione per cui oggi è tanto diffuso. Il progetto prevede inoltre che le parti da cui internet è composto siano in larga misura “interoperative”, ciò significa che la rete internet o la posta elettronica che utilizzo possono connettersi alla stessa rete internet o posta elettronica utilizzata da qualcun altro in un altro paese. È un po’ come per paesi diversi dove si parlano lingue diverse: una persona tedesca e una persona cinese faranno fatica a comunicare, ma se entrambi parlano inglese è molto più semplice. Internet ha permesso a tutti di parlare essenzialmente “un’unica lingua globale”.

Per molti aspetti Bitcoin è simile a internet. Ad esempio non è di proprietà di nessuno, quindi chiunque può usarlo a proprio piacimento, in assenza di guardiani o controllori (gatekeepers). Questo sistema è spesso definito “decentralizzato”. Consente inoltre di innovare senza chiedere autorizzazioni, motivo per il quale tante persone stanno costruendo società e applicazioni basate su di esso e per il quale sta crescendo così rapidamente. Infine, anche Bitcoin è interoperativo. Analogamente a quanto accade per l’e-mail o internet, i miei e i tuoi Bitcoin funzionano basandosi sullo stesso sistema, cioè su un grande registro globale delle transazioni e in un certo senso rappresentano la prima valuta realmente globale.

Puoi ottenere Bitcoin in molti modi:

Proprio come con il denaro tradizionale, puoi guadagnare Bitcoin fornendo beni o servizi e chiedendo di essere pagato in Bitcoin invece che in denaro tradizionale. Questa è spesso un’alternativa più economica e facile da usare rispetto ad altri metodi di pagamento e uno dei modi più semplici per mettere le mani su dei Bitcoin.

Un altro modo è quello con cui la maggior parte delle persone ottiene i Bitcoin: comprandoli da un broker di Bitcoin o da un operatore di cambio fidato, come Dracma Service. È simile a come compreresti della valuta estera presso la tua banca o delle azioni online ed è spesso il modo più semplice per ottenere dei Bitcoin. Questo perché è dato quasi per certo che qualcuno sarà disposto a venderti i propri Bitcoin su piattaforme simili.

Puoi anche ottenere dei Bitcoin facendo mining, ma ciò è diventato estremamente difficile per le persone comuni. La maggior parte del mining è ora svolto da grandi aziende che dispongono di attrezzature molto costose e altamente specializzate, con cui una persona o un computer standard non possono competere. Quindi, a meno che tu non disponga di molta esperienza e di una grande quantità di denaro, è meglio comprare o farsi pagare in Bitcoin.

Molti si domandano come viene calcolato il prezzo del Bitcoin, ma è importante ricordare che non funziona in modo diverso rispetto ad altre valute o ad altri beni. Vediamo innanzitutto come si stabiliscono i prezzi della maggior parte dei beni, possiamo prendere ad esempio le arance. Qual è il prezzo di un’arancia?

Ebbene dipende. Come prima cosa, si potrebbe ricavare il prezzo di un’arancia basandosi su due parametri: il prezzo a cui qualcuno sta cercando di venderla e il prezzo a cui qualcun’altro sta cercando di comprarla. Se Giovanni desidera venderla a 2,50 euro e Sara è disposta a pagarne solo 2,00, l’affare non si conclude. Ma se si accordano su un prezzo che va bene a entrambi, ipotizziamo 2,25 euro, allora la transazione verrà effettuata. In inverno potrebbe esserci un numero superiore di acquirenti interessati all’acquisto di arance, perciò il prezzo salirà. Oppure, in caso di siccità, l’offerta di arance diminuirà, motivo per cui un numero maggiore di persone starà cercando di comprare meno arance, anche questo può contribuire ad un aumento del loro prezzo.

I Bitcoin e le altre valute sono diverse dalle arance in quanto sono “omogenei”: un dollaro è identico a un altro dollaro, proprio come un Bitcoin risulta identico a un altro Bitcoin. Le arance invece possono variare per dimensioni e qualità. Questo per dire che è più semplice stabilire un prezzo per una valuta o un Bitcoin. Ancora una volta, si tratta semplicemente di ciò che stabiliranno un acquirente e un venditore.

Molti potrebbero non rendersi conto che le altre valute tradizionali funzionano esattamente allo stesso modo: se tieni fra le mani una moneta o una banconota della tua valuta locale, in ogni momento milioni di persone comprano e vendono la stessa valuta locale e quindi, mentre tu la osservi come stabile, in realtà il suo valore varia costantemente. Quando desideri compiere un cambio valuta presso uno sportello predisposto, ipotizziamo in dollari americani, un giorno paghi 80 centesimi per un dollaro, il giorno successivo probabilmente 75 o 85. I Bitcoin funzionano esattamente allo stesso modo, immaginali semplicemente come una valuta diversa rispetto a quella a cui sei abituato.

Ricorre spesso il pregiudizio comune secondo il quale il sistema Bitcoin sarebbe prevalentemente utilizzato dai criminali, ma nulla potrebbe discostarsi di più dalla realtà. Tale convinzione deriva principalmente dal fatto che molte persone pensano che si tratti di un sistema anonimo, mentre in realtà è l’opposto: tutte le transazioni in Bitcoin sono visibili agli occhi del mondo intero. Le persone potrebbero non essere in grado di compiere un collegamento immediato tra l’identità di qualcuno ed i Bitcoin da questo inviati (è anche per questo che viene talvolta definito “pseudo anonimo”), ma una volta che ci riescono, possono tenere traccia di tutto ciò che è stato fatto sulla rete Bitcoin. Ciò lo rende un pessimo strumento se utilizzato per scopi illeciti.

Sebbene i Bitcoin potrebbero effettivamente rivelarsi uno dei metodi più sicuri e meno “negativi” per usare il denaro, ciò non significa che i criminali non lo usino. Lo utilizzano, proprio come avviene per il denaro normale. Ma ci sono due cose importanti da tener presente. In primo luogo, con l’aumento della disponibilità di dati nel settore è sempre più evidente che i casi di utilizzo negativo/criminale sono estremamente limitati: se l’intero ecosistema Bitcoin fosse rappresentato da una grande montagna, gli usi criminali comparirebbero solo come un paio di rocce. Secondariamente, il rischio che il denaro possa essere usato per fini illeciti non potrà mai essere eliminato in nessun sistema finanziario, ma solamente mitigato, e la rete Bitcoin possiede alcuni dei migliori strumenti al mondo per riuscirci.

Vale la pena approfondire il parallelismo tra Bitcoin e internet, specialmente nell’ambito di tutto ciò che di “negativo” la gente associa ad Bitcoin. Internet è totalmente positivo? Certamente no. Terroristi, riciclatori di denaro e trafficanti di droga usano quotidianamente Facebook, Twitter e Whatsapp per comunicare tra di loro e coordinare la loro attività. Alcuni potrebbero sentirsi a disagio circa il fatto che almeno il 5-30%! del traffico visibile online riguarda la pornografia. E qui non stiamo nemmeno prendendo in considerazione il deep web e il dark web, dove si verifica ogni genere di attività illecita e criminale che in questo contesto preferiamo non menzionare.

Ma nonostante tutti questi problemi qualcuno cerca di vietare Internet? No. E non tanto perché sia difficile riuscirci, quanto perché gli effetti positivi per la società superano di gran lunga quelli negativi. Per questi stessi motivi dovremmo prestare tutti molta attenzione a come percepiamo Bitcoin, visto che la maggior parte dei dati suggerisce che esso abbia lo stesso chiaro effetto positivo, se non addirittura superiore, di quello di internet. Sia internet che Bitcoin costituiscono strumenti che possono essere impiegati da “cattive persone” oppure da “brave persone” e, fortunatamente, la maggior parte del mondo rientra nella seconda categoria.

Come accennato in un precedente articolo, si può immaginare Bitcoin come un grande sistema di contabilità globale che registra le transazioni (o “movimento di denaro”) tra persone. Ogni volta che sulla rete Bitcoin si elaborano delle transazioni (il che significa che dei Bitcoin vengono trasferiti da una persona all’altra) qualcuno deve assicurarsi che tutte le transazioni siano registrate correttamente e che tutti i registri siano sincronizzati a livello mondiale.

Nel caso dei Bitcoin, tale processo non è opera di persone o società ma di migliaia di computer sparsi in tutto il mondo, i quali sono tutti collegati a Internet. Si tratta di computer noti come “minatori”, ma in realtà dovrebbero semplicemente essere chiamati “computer che elaborano le transazioni”.

Per eseguire tale processo di elaborazione in modo davvero sicuro, questi computer eseguono calcoli molto complicati che richiedono molta potenza di calcolo e, di conseguenza, necessitano di molta energia oltre che di costose attrezzature speciali per il processo di elaborazione. Il proprietario dei computer deve sostenere i costi relativi a tutte queste apparecchiature e all’elettricità, pertanto necessita di un compenso per tutti i soldi e la fatica investiti per far funzionare questa rete. Essi guadagnano tale compenso in Bitcoin appena coniati, quindi, sintetizzando: ogni nuovo Bitcoin creato funge da meccanismo di ricompensa e incentivazione per chi contribuisce con il proprio computer al sistema, così da favorire l’elaborazione delle transazioni.

Un altro modo di vedere la questione è quello di considerare cosa accadrebbe se una grande banca creasse il più grande sistema globale di elaborazione delle transazioni: spenderebbero qualche miliardo di dollari e poi addebiterebbero a tutti delle commissioni sulle transazioni per ammortizzare la spesa. Mediante il mining di Bitcoin il costo di questo sistema globale è stato distribuito su migliaia di computer che ammortizzano le spese grazie ai nuovi Bitcoin appena coniati. In breve, si tratta di una democratizzazione dell’infrastruttura finanziaria.

Trasferire i Bitcoin è molto semplice, ma dietro le quinte una parte importante del trasferimento e della conservazione dei Bitcoin prevede l’utilizzo di ciò che si definisce “chiave privata”. Il modo più semplice per comprendere cosa sono le chiavi private è quello di pensare a un sistema di cassette postali vecchio stile.

Ipotizziamo che Maria voglia mandare della posta a Pietro. Innanzitutto dovrà conoscere l’indirizzo o il numero della casella di Pietro. Poniamo il caso che la cassetta postale di Pietro sia la numero 2034. Analogamente, se Maria volesse inviare a Pietro dei Bitcoin, avrà bisogno di conoscere il suo indirizzo Bitcoin, ovvero un numero che lo identifica in modo univoco. Talvolta ci si riferisce a questo come l’indirizzo del suo portafogli, o chiave pubblica, con una funzione simile a quella del numero di conto bancario. È un numero lungo e complicato in quanto ci sono davvero molte “caselle postali Bitcoin” nel mondo, ma per fortuna non c’è bisogno di ricordarlo a memoria, lo si può trovare su internet.

Quindi ora Maria deposita un Bitcoin nella “casella postale” di Pietro. Maria può anche dare un’occhiata al suo interno e vedere il Bitcoin, infatti chiunque passi di lì può vedere che la casella di posta 2034 contiene un Bitcoin. Questa è una delle cose entusiasmanti del sistema Bitcoin: tutti possono vedere tutte le transazioni, senza però che nessuno debba condividere la propria identità. Tutti possono vedere che c’è un Bitcoin nella casella 2034, ma nessuno, oltre a Maria e a Pietro, saprà che appartiene a quest’ultimo.

Vediamo ora come Pietro ottiene il proprio Bitcoin: beh, può vedere che è lì, quindi non deve fare nulla. Ma se decidesse di spostarlo dovrebbe aprire la “casella” per inviarlo a qualcun altro. Per aprirla necessita di una chiave, la sua chiave unica, detta anche chiave privata, che solamente lui può usare per aprire la “casella postale”. Dal momento in cui la apre può rimuovere il proprio Bitcoin e depositarlo nella casella di qualcun altro. Poniamo il caso che stia acquistando dalla Microsoft un gioco online, ora può depositarlo nella casella della Microsoft che, una volta verificata l’effettiva ricezione del Bitcoin, gli spedirà il nuovo gioco.

Se Maria effettua il deposito nella casella sbagliata non può annullare l’operazione e tornare indietro. Analogamente a quanto avviene per il denaro contante, una volta pagata una cifra a qualcuno, difficilmente potrai riaverla indietro. Va inoltre considerato che nessuno può spostare il Bitcoin oltre a Pietro, il quale possiede la chiave per la casella postale. E se egli perdesse la chiave? Ebbene, nessuno potrà mai più accedere a quella determinata casella postale! È inoltre importante per Pietro assicurarsi che nessuno si impossessi della sua chiave, poiché se qualcuno ci riuscisse potrebbe sbloccare la sua casella e rubare il suo Bitcoin. Pertanto è fondamentale che egli conservi la chiave al sicuro o che la affidi a qualcuno che possa farlo al posto suo.

È importante conservare con attenzione i propri Bitcoin. A differenza di altri tipi di denaro controllati dalle banche, con i Bitcoin hai molte più opzioni per conservare e controllare il tuo denaro.

Ricordi la chiave privata di cui hai bisogno per spostare i tuoi Bitcoin? Quella è letteralmente la chiave per conservarli. Chiunque abbia la chiave controlla i Bitcoin. Queste chiavi esistono sia in formato digitale che in forma fisica, ad esempio scritte su un foglio.

Come conservarle dunque? Una chiave la si può lasciare in una tasca, ma non è troppo sicuro. La si può mettere in una cassaforte, ed è molto meglio. Ma qualcuno potrebbe comunque entrare in casa tua e rubarla. Se hai intenzione di usare i tuoi Bitcoin regolarmente potresti volerli conservare tutti o in parte in formato digitale sul telefono in modo da potervi accedere più facilmente. L’unico problema è che se perdi il telefono perdi anche la chiave e non c’è modo di recuperarla.

Per questo motivo esistono aziende come Dracma Service, cioè non solo per facilitare l’acquisto, la vendita e l’utilizzo dei Bitcoin, ma anche per conservarli in modo sicuro. A tal fine, prendiamo le tue chiavi private e le conserviamo nel caveau di una banca fisica in cui si entra superando controlli come scansioni di impronte digitali e retina. In realtà non si tratta di un unico caveau, ma di molti caveau in diversi continenti. Il sistema è stato costruito in questo modo affinché chi volesse effettivamente poter spostare i Bitcoin, debba prima avere accesso alle chiavi presenti nei vari caveau e debba poi unirle. Come nei film, quando per poter lanciare un ordigno nucleare dai sottomarini erano necessari 3-5 “codici di lancio” custoditi da diversi generali. Questo sistema è comunemente conosciuto come ‘multisig’ (multiple signatures required – autorizzazione a firme multiple).

I Bitcoin sono molto sicuri quando sono conservati in questo modo, ma anche qui c’è una potenziale debolezza: devi fidarti delle persone che conservano le chiavi per conto tuo. Ci sono molte aziende rispettabili come Dracma Service su cui puoi fare affidamento, ma anche molte altre che non li conservano correttamente o che potrebbero fingere di conservarli per appropriarsene indebitamente. La cosa bella dei Bitcoin è che, a differenza del vecchio denaro, puoi scegliere. Conservarli tu stesso, in formato fisico o digitale, o affidarti a qualcun altro che li protegga al posto tuo (o anche un insieme dei due metodi).

Il modo in cui i Bitcoin sono spesso conservati rappresenta anche una delle maggiori ironie di Bitcoin: la valuta globale che era stata ideata per essere utilizzata online è per lo più conservata “off-line” in caveau di banche fisiche scollegate da Internet. Chi lo avrebbe mai immaginato!

Riconoscere le truffe per diminuire i rischi
I criminali di successo stanno un passo avanti alle forze dell’ordine e alla regolamentazione. Operano ai margini dell’innovazione tecnologica e si approfittano delle persone che stanno ancora imparando. Pertanto, come per qualsiasi nuova tecnologia, vi sono rischi associati alle criptovalute. Vogliamo che tu comprenda i rischi e che ti assicuri di possedere gli strumenti per proteggere te stesso e i tuoi soldi.

Il phishing
Il fatto di possedere criptovaluta ti rende un bersaglio più appetibile per la criminalità informatica. Dracma Service manterrà al sicuro i tuoi Bitcoin. Ma solamente tu puoi mantenere al sicuro le tue password.

Il “phishing” è un tipo di attacco dove i criminali utilizzano falsi siti web dall’aspetto regolare per trarti in inganno affinché tu immetta la tua password o i tuoi dati. Poi utilizzano la tua password per accedere al tuo account.

Diverse tipologie di phishing
Siti web di phishing. Gli aggressori creano versioni false dei siti web nel tentativo e nella speranza che tu inserisca i tuoi dati di accesso. Attenzione anche a fare clic su falsi annunci di Google. Prima di inserire qualsiasi dato, controlla attentamente l’indirizzo del sito web per assicurarti di essere all’indirizzo corretto.
Phishing mediante e-mail. Gli aggressori invieranno e-mail apparentemente regolari nel tentativo di convincerti a condividere i tuoi dati di accesso. Controlla l’e-mail del mittente e assicurati che il sito web a cui sei indirizzato corrisponda all’indirizzo corretto.
Spearphishing Gli aggressori cercano di ottenere informazioni relative a un soggetto specifico. Se scoprono che possiedi criptovaluta possono anche tentare di impersonare i dipendenti dell’azienda relativa alla criptovaluta per guadagnarsi la tua fiducia. Questi impostori potrebbero tentare di contattarti telefonicamente o via e-mail.
Potresti considerare l’idea di individuare le trappole ed eluderle tu stesso ma domandati comunque se sei sicuro al 100%!d(MISSING)i ogni link cliccato fino ad ora. Saresti disposto a scommetterci tutti i tuoi Bitcoin o Ethereum?

Queste sono alcune delle misure che sarebbe opportuno adottare per stare tranquilli.
Controllare sempre la barra degli indirizzi del tuo browser per verificare che tu stia visitando l’indirizzo web corretto anziché un sito falso
Utilizzare l’autenticazione a due fattori su tutti i tuoi portafogli Bitcoin e sui tuoi indirizzi e-mail
Utilizzare un programma di gestione password
Se utilizzi un account di Gmail, esegui un rapido controllo di sicurezza
Truffe negli investimenti
Dal momento che il fenomeno delle criptovalute è relativamente giovane, ci sono ogni genere d’investimenti-truffa che mirano a separarti dai tuoi soldi. Le truffe si manifestano sotto ogni forma e dimensione, ma con un po’ di pratica sarai facilmente in grado di individuarle ed evitarle.

Truffe cloud mining
Il 99%!d(MISSING)elle operazioni di cloud mining sono sospette. I veri miner di Bitcoin ti diranno che i margini di profitto sul mining sono minimi. Nessuno fa mining di Bitcoin guadagnando il 10%!,(MISSING) 20%!,(MISSING) 30%!a(MISSING)l mese come promesso da queste truffe. Evitatele ad ogni costo.

Truffe Multi-level marketing
Se la società sta puntando più sul proprio programma di affiliazione che sul proprio prodotto, probabilmente si tratta di una truffa. È probabile che paghino i primi investitori con i depositi dei nuovi investitori. Alla fine la festa finisce e loro scompaiono, lasciando tutti senza soldi. Quello è il momento in cui le vittime si rendono conto che in realtà non sanno a chi hanno affidato il proprio denaro.

“Raddoppiatori” di Bitcoin o programmi di investimento ad alto rendimento (schemi Ponzi)
Queste truffe ti convinceranno di aver trovato un metodo speciale o segreto per ottenere incredibili guadagni. Possono proporti di operare per tuo conto o di sfruttare gli aspetti tecnici della criptovaluta. In realtà non c’è nessun segreto, se lo sapessero non avrebbero bisogno del tuo investimento. La loro unica abilità risiede nel truffarti. Sta lontano dai maghi.

Come riconoscere una truffa
Fai delle ricerche prima di investire in qualcosa. Se i guadagni promessi sembrano troppo alti per essere veri, si tratta probabilmente di una truffa. Inoltre, controlla la Lista nera su badbitcoin.org. Se qualcosa si trova in questa lista è sicuramente sospetto e quasi certamente si tratta di truffa.

Mercati instabili
Anche se non è correlato ad attività criminali, è importante essere consapevoli che Bitcoin e le altre criptovalute hanno un prezzo eccezionalmente instabile. Possono esserci forti fluttuazioni dei prezzi ed è importante che non rischi importi di denaro inappropriati (più di quanto ti possa permettere di perdere). Per ulteriori informazioni leggi i nostri post del blog sul dollar cost averaging e sui mercati in rapido rialzo.

Tieni presente che durante i forti movimenti di mercato, nei notiziari possono circolare informazioni errate e i fornitori di servizi di criptovaluta possono subire interruzioni del servizio. Da un momento all’altro potresti non riuscire a vendere la tua criptovaluta.

Sebbene Bitcoin costituisca una tecnologia decisamente entusiasmante e una nuova forma di denaro, non significa che non comporti alcun rischio. È importante partire dal presupposto che le stesse regole intuitive che si applicano al denaro tradizionale, si applicano anche ai Bitcoin. Regole come non conservare denaro sotto il materasso altrimenti potrebbero rubarlo o non affidare i soldi agli estranei.

L’utilizzo di Bitcoin comporta inoltre alcuni rischi piuttosto singolari. Si tratta di una tecnologia nuova di zecca e anche se sembra molto sicura e robusta, c’è pur sempre la possibilità che possa fallire. Per lo stesso motivo ti consigliamo di non “mettere tutte le tue uova nello stesso paniere” e di non acquistare mai più Bitcoin di quanti tu possa permetterti di perdere. Bitcoin è inoltre più volatile (ovvero il suo prezzo può oscillare molto, aumentando e diminuendo rapidamente) rispetto ad altre valute e, sebbene sembri stabilizzarsi nel tempo, in futuro affronterà certamente molti momenti di elevata instabilità.

Tieni inoltre presente che le transazioni in Bitcoin sono come quelle in contanti in quanto irreversibili. Pertanto, se invii dei Bitcoin alla persona sbagliata o se il tuo portafoglio Bitcoin viene compromesso e qualcuno ruba i tuoi Bitcoin, potrebbe essere molto difficile, se non impossibile, recuperarli. Inoltre, il sistema Bitcoin non è supportato da nessuna istituzione, perciò, se perdi i tuoi Bitcoin, il tuo fornitore di servizi o “la rete Bitcoin” non saranno in grado di rimborsarti i fondi. Per questo motivo è necessario che ti assicuri di usufruire dell’aiuto di fornitori di prodotti o servizi altamente affidabili, nello stesso modo in cui chiederesti a una banca di aiutarti a conservare in modo sicuro i tuoi soldi.

Infine, ricorda che il valore dei Bitcoin è determinato dalla quantità di persone o aziende che sono disposte ad accettarlo, il che non costituisce affatto una garanzia. Se il loro utilizzo si diffonderà, sarà molto positivo e il valore dei Bitcoin aumenterà, ma se il numero di persone che vuole utilizzarlo diminuisse, ciò avrebbe un impatto molto negativo sul prezzo e rischierebbe di portare al totale inutilizzo dei Bitcoin.

Per riepilogare, Bitcoin rappresenta un sistema estremamente entusiasmante con un enorme potenziale per cambiare il mondo. In ogni caso assicurati di comprendere i rischi che implica.

Scopri di più su Ethereum

Per molti aspetti Ethereum è simile a Bitcoin. È una rete (o blockchain) pubblica e peer-to-peer, con la propria criptovaluta denominata Ether. Ethereum è stato creato da Vitalik Buterin nel 2014 e il suo scopo è quello di essere una piattaforma in cui generare e gestire contratti digitali intelligenti (noti come smart contracts).

In termini semplici, Ethereum è da intendersi come un computer globale.

Mentre il sistema Bitcoin immagazzina una lista di conti e transazioni sulla sua blockchain, la blockchain di Ethereum è progettata per immagazzinare diversi tipi di dati. È possibile accedere a questi dati e utilizzarli con programmi sviluppati sulla blockchain di Ethereum. Questi programmi sono denominati app decentralizzate, o Dapp.

Gli sviluppatori di tutto il mondo possono sviluppare e gestire delle dapp sulla blockchain di Ethereum. Il loro scopo è quello di migliorare il settore finanziario, di immagazzinamento delle informazioni personali, di governance e molto di più, utilizzando la trasparenza della blockchain.

Ethereum viene menzionato per la prima volta nel 2013 nel White Paper di Vitalik Buterin, uno sviluppatore che all’epoca lavorava su Bitcoin.

Buterin credeva che Bitcoin dovesse essere più versatile. Credeva che Bitcoin dovesse essere più di una semplice riserva di valore o un di un sistema di pagamento e quindi avere delle funzioni per determinare automaticamente quando, ad esempio, dovesse avvenire il pagamento. Questo progetto non fu implementato su Bitcoin, pertanto Buterin creò Ethereum nel 2014.

Ethereum aprì la strada a ciò che è noto come Offerta di Moneta Iniziale (o ICO-Initaial Coin Offering), vendendo agli investitori iniziali circa 60 milioni di Ether (il token nativo della blockchain di Ethereum) mentre il progetto era ancora in fase di sviluppo. Ciò diede il via a un grande impulso per lo sviluppo e per l’ulteriore promozione di Ethereum ed il suo ecosistema, pagando spese legali e costi di sviluppo.

Da allora Ethereum è cresciuto in modo significativo. Sono stati lanciati molti altri progetti sulla piattaforma di Ethereum, progetti con più o meno successo.

Ethereum e Bitcoin sono simili sotto molti aspetti. In questo articolo cercheremo di evidenziare le differenze fondamentali tra essi.

La più grande differenza è lo scopo o l’obbiettivo finale di questi due progetti.

Bitcoin vuole essere una riserva di valore, come una sorta di oro digitale, ed eventualmente diventare una valuta adottata globalmente che, per certi versi, potrebbe migliorare o rimpiazzare la moneta convenzionale. Lo scopo di Ethereum invece, è quello di diventare una piattaforma sulla quale possono funzionare smart contracts e app decentralizzate (Dapp).

Un’altra differenza importante è l’offerta (politica monetaria) di queste criptovalute. Mentre il tetto massimo di Bitcoin che si possono creare è fissato a 21 milioni, Ethereum non ha un tetto massimo stabilito per il numero di Ether producibili. Sia i Bitcoin che gli Ethereum (o Ethers) sono prodotti con un processo denominato mining. Ci sono piani per cambiare la produzione di Ethereum seguendo un modello chiamato proof-of-stake, il quale dovrebbe essere più rispettoso dell’ambiente rispetto al mining della proof-of-work. È possibile trovare maggiori informazioni sulla proof-of-stake nei link seguenti.

Ci sono varie differenze tecniche nelle tecnologie sottostanti le piattaforme Bitcoin ed Ethereum ma allo stato attuale, potrebbero sembrare molto simili. Tuttavia, man mano che questi progetti cresceranno e matureranno, le differenze potrebbero diventare molto più visibili e potrebbero avere un impatto piuttosto diverso sulle loro traiettorie.

Come abbiamo già spiegato nel precedente articolo, lo scopo di Ethereum è quello di essere una piattaforma in cui sia possibile gestire smart contracts. Ma di che cosa si tratta? Spieghiamolo utilizzando un esempio semplificato di ciò che Ethereum potrebbe essere in grado di fare in futuro.

Ethereum mira a rendere la vita di tutti i giorni più efficiente, automatizzando i processi quotidiani e rimuovendo gli intermediari dai sistemi che utilizziamo. Si potrebbe trattare del sistema giuridico, finanziario, informatico o di altro ancora.

Per esempio, immaginiamo che John abbia i seguenti documenti conservati nella blockchain di Ethereum: i suoi documenti di identità, le sue ultime volontà insieme al testamento e il titolo di proprietà della sua casa. Immaginiamo che, quando John morirà, anche il suo certificato di morte sarà caricato nella blockchain.

I passaggi necessari per il trasferimento dell’eredità di John sono molto impegnativi perché ci sono diverse parti coinvolte, spesso lente e poco trasparenti. Tra queste possono esserci professionisti legali, l’amministrazione, le autorità fiscali e l’ufficio catastale.

Oppure, visto che tutti questi documenti sono conservati nella blockchain di Ethereum, è possibile pensare di fare qualcosa di più interessante. Una volta che il certificato di morte è rilasciato ufficialmente e caricato nella blockchain, sarà possibile dare esecuzione alle ultime volontà e al testamento di John.

Supponendo che John abbia lasciato in eredità la casa ai parenti più stretti, la proprietà della casa può essere trasferita in modo automatico dalla rete Ethereum. I parenti più stretti di John, dunque, erediteranno la casa esattamente come previsto dallo stesso, senza che sia necessario contattare un professionista legale.

Può sembrare esagerato e spaventoso, ma la quantità di tempo e di risorse risparmiata dal non dover attendere che i parenti più stretti di John, i professionisti legali e l’ufficio catastale entrino in contatto e si preparino a eseguire la transazione, è incalcolabile.

Si stanno realizzando molti progetti affascinanti, ma al momento non c’è nulla di simile che funziona su larga scala. Per un’adozione su larga scala è necessario che molte cose migliorino e bisogna comunque appurare se l’adozione degli smart contract di Ethereum porterà dei vantaggi.

Puoi ottenere Ethereum in molti modi:

Proprio come con il denaro tradizionale, puoi guadagnare Ethereum fornendo beni o servizi e chiedendo di essere pagato in Ethereum invece che in denaro tradizionale. Questa è spesso un’alternativa più economica e facile da usare rispetto ad altri metodi di pagamento e uno dei modi più semplici per mettere le mani su degli Ethereum.

Un altro modo è quello con cui la maggior parte delle persone li ottiene: comprandoli da un broker di Ethereum o da un operatore di cambio fidato, come Dracma Service. È simile a come compreresti della valuta estera presso la tua banca o delle azioni online ed è spesso il modo più semplice per ottenere degli Ethereum. Questo perché è dato quasi per certo che qualcuno sarà disposto a venderti i propri Ethereum su piattaforme simili.

Puoi anche ottenere degli Ethereum facendo mining, ma ciò è diventato estremamente difficile per le persone comuni. La maggior parte del mining è ora svolto da grandi aziende che dispongono di attrezzature molto costose e altamente specializzate, con cui una persona o un computer standard non possono competere. Quindi, a meno che tu non disponga di molta esperienza e di una grande quantità di denaro, è meglio comprare o farsi pagare in Ethereum.

Molti si domandano come viene calcolato il prezzo degli Ethereum, ma è importante ricordare che non funziona in modo diverso rispetto ad altre valute o ad altri beni. Vediamo innanzitutto come si stabilisce il prezzo della maggior parte dei beni, prendiamo ad esempio le arance. Qual è il prezzo di un’arancia?

Ebbene dipende. Come prima cosa, si potrebbe ricavare il prezzo di un’arancia basandosi su due parametri: Il prezzo a cui qualcuno sta cercando di venderla e il prezzo a cui qualcun altro sta cercando di comprarla. Se Giovanni desidera venderla a 2,50 euro e Sara è disposta a pagarne solo 2,00, l’affare non si conclude. Ma se si accordano su un prezzo che va bene a entrambi, ipotizziamo 2,25 euro, allora la transazione verrà effettuata. In inverno potrebbe esserci un numero superiore di acquirenti interessati all’acquisto di arance, perciò il prezzo salirà. Oppure, in caso di siccità, l’offerta di arance diminuirà, motivo per cui un numero maggiore di persone starà cercando di comprare meno arance, il che può inoltre contribuire a un aumento del loro prezzo.

Ethereum e le altre valute sono diverse dalle arance in quanto sono “omogenei”: un euro è identico a un altro euro, proprio come un Ethereum risulta identico a un altro Ethereum. Le arance invece possono variare per dimensioni e qualità. Questo per dire che è più semplice stabilire un prezzo per una valuta o un Ether. Ancora una volta, si tratta semplicemente di ciò che stabiliranno gli acquirenti e i venditori.

Molti potrebbero non rendersi conto che le altre valute tradizionali funzionano esattamente allo stesso modo: se tieni fra le mani una moneta o una banconota della tua valuta locale, in ogni momento milioni di persone comprano e vendono la stessa valuta locale e quindi, mentre tu la osservi come stabile, in realtà il suo valore varia costantemente. Quando desideri compiere un cambio valuta presso uno sportello predisposto, ipotizziamo in dollari americani, un giorno paghi 80 centesimi per un dollaro, il giorno successivo probabilmente 75 o 85. Gli Ether funzionano esattamente allo stesso modo, immaginali semplicemente come una valuta diversa rispetto a quella a cui sei abituato.

Ricorre spesso il pregiudizio comune secondo il quale il sistema Ethereum sarebbe prevalentemente utilizzato da criminali, ma nulla potrebbe discostarsi di più dalla realtà. Ciò deriva principalmente dal fatto che molte persone pensano che il sistema Ethereum sia anonimo, mentre in realtà è l’opposto: tutte le transazioni in Ethereum sono visibili agli occhi del mondo intero. Le persone potrebbero non essere in grado collegare immediatamente la tua identità e una transazione in Ethereum (è anche per questo che viene talvolta definita “pseudo anonima”), ma una volta che ci riescono, possono tenere traccia di tutto ciò che hai fatto sulla rete Ethereum. Ciò lo rende un pessimo strumento se utilizzato a scopo illecito.

Sebbene il sistema Ethereum potrebbe effettivamente rivelarsi uno dei metodi più sicuri e meno “negativi” per impiegare il denaro, ciò non significa che i criminali non lo usano. Lo utilizzano, proprio come avviene per il denaro normale. Ma ci sono due cose importanti da tener presente: in primo luogo, l’aumento dei dati disponibili nel settore rende sempre più evidente che i casi di utilizzo indebito sono molto, molto limitati: se l’intero ecosistema Ethereum fosse rappresentato da una grande montagna, gli elementi negativi costituirebbero un paio di rocce.

Secondariamente, si tratta di un rischio che, in nessun sistema finanziario, potrà mai essere eliminato, ma solamente mitigato, e il sistema Ethereum possiede alcuni dei migliori strumenti al mondo per riuscirci.

Vale la pena approfondire il parallelismo tra Ethereum e internet, specialmente nell’ambito di tutto ciò che di “negativo” la gente associa a Ethereum. Internet è totalmente positiva? Certamente no.

Terroristi, riciclatori di denaro e trafficanti di droga usano quotidianamente Facebook, Twitter e Whatsapp per comunicare tra di loro e coordinare la loro attività. Alcuni potrebbero sentirsi a disagio circa il fatto che almeno il 5-30%! del traffico visibile online riguarda la pornografia. E qui non stiamo nemmeno prendendo in considerazione il deep web e il dark web, dove si verifica qualsiasi genere di cosa davvero pessima che in questo contesto non intendiamo neppure menzionare.

Ma nonostante tutti questi problemi, la società compie un sforzo concertato per cercare di vietare Internet? No. E non tanto perché sia difficile riuscirci, quanto piuttosto perché gli effetti positivi per la società superano di gran lunga quelli negativi. Per questi stessi motivi, dovremmo prestare tutti molta attenzione a come percepiamo il sistema Ethereum, perché la maggior parte dei dati suggerisce che Ethereum abbia lo stesso chiaro effetto positivo, se non superiore, di internet. Sia internet, sia Ethereum costituiscono strumenti che possono essere impiegati da “cattive persone” oppure da “brave persone” e, fortunatamente, la maggior parte del mondo rientra nella seconda categoria.

Come accennato in un precedente articolo, si può immaginare Ethereum come un grande sistema di contabilità globale che registra le transazioni (o “movimento di denaro”) tra le persone. Ogni volta che sulla rete Ethereum si elaborano delle transazioni (il che significa che degli Ether vengono trasferiti da una persona all’altra) qualcuno deve assicurarsi che tutte le transazioni siano registrate correttamente e che tutti i registri siano sincronizzati a livello mondiale.

Nel caso di Ethereum, tale processo non è opera di persone o società, ma di migliaia di computer sparsi in tutto il mondo, i quali sono tutti collegati a Internet. Si tratta di computer noti come “minatori”, ma in realtà dovrebbero semplicemente essere chiamati “computer che elaborano le transazioni”. Per eseguire tale processo di elaborazione in modo davvero sicuro, questi computer eseguono calcoli molto complicati che richiedono molta potenza di calcolo e, di conseguenza, necessitano di molta energia oltre che di costose attrezzature speciali per il processo di elaborazione. Il proprietario dei computer deve sostenere i costi relativi a tutte queste apparecchiature e all’elettricità, pertanto necessita di un compenso per tutti i soldi e la fatica investiti per far funzionare questa rete. Essi guadagnano tale compenso in Ethereum appena coniati, quindi, sintetizzando: ogni nuovo Ethereum creato funge da meccanismo di ricompensa e incentivazione per chi contribuisce con il proprio computer al sistema, così da favorire l’elaborazione delle transazioni.

Un altro modo di vedere la questione è quello di considerare cosa accadrebbe se una grande banca creasse il più grande sistema globale di elaborazione delle transazioni: spenderebbero qualche miliardo di dollari e poi addebiterebbero a tutti delle commissioni sulle transazioni per ammortizzare la spesa. Mediante il mining di Ethereum il costo di questo sistema globale è stato distribuito su migliaia di computer che ammortizzano le spese grazie ai nuovi Ethereum appena coniati. In breve, si tratta di una democratizzazione dell’infrastruttura finanziaria.

Trasferire gli Ether è molto semplice, ma dietro le quinte una parte importante del trasferimento e della conservazione degli Ether prevede l’utilizzo di ciò che si definisce “chiave privata”. Il modo più semplice per comprendere cosa sono le chiavi private è quello di pensare a un sistema di cassette postali vecchio stile.

Ipotizziamo che Maria voglia mandare della posta a Pietro. Innanzitutto dovrà conoscere l’indirizzo o il numero della casella di Pietro. Poniamo il caso che la cassetta postale di Pietro sia la numero 2034. Analogamente, se Maria volesse inviare a Pietro degli Ether, avrà bisogno di conoscere il suo indirizzo Ethereum, ovvero un numero che lo identifica in modo univoco. Talvolta ci si riferisce a questo come l’indirizzo del suo portafogli, o chiave pubblica, con una funzione simile a quella del numero di conto bancario. È un numero lungo e complicato in quanto ci sono davvero molte “caselle postali Ethereum” nel mondo, ma per fortuna non c’è bisogno di ricordarlo a memoria, lo si può trovare su internet.

Così ora Maria deposita un Ether nella “casella postale” di Pietro. Maria può anche dare un’occhiata al suo interno e vedere l’Ether, infatti chiunque passi di lì può vedere che la casella di posta 2034 contiene un Ether. Questa è una delle cose entusiasmanti del sistema Ethereum: tutti possono vedere tutte le transazioni, senza però che nessuno debba condividere la propria identità. Tutti possono vedere che c’è un Ether nella casella 2034, ma nessuno, oltre a Maria e a Pietro, saprà che appartiene a quest’ultimo.

Vediamo ora come Pietro ottiene il proprio Ether: beh, può vedere che è lì, quindi non deve fare nulla. Ma se decidesse di spostarlo dovrebbe aprire la “casella” per inviarlo a qualcun altro. Per aprirla necessita di una chiave, la sua chiave unica, detta anche chiave privata, che solamente lui può usare per aprire la “casella postale”. Dal momento in cui la apre può rimuovere il proprio Ether e depositarlo nella casella di qualcun altro. Poniamo il caso che stia acquistando da Microsoft un gioco online, ora può depositarlo nella casella di Microsoft che, una volta verificata l’effettiva ricezione dell’Ether, gli spedirà il nuovo gioco.

Se Maria effettua il deposito nella casella sbagliata non può annullare l’operazione e tornare indietro. Analogamente a quanto avviene per il denaro contante, una volta pagata una cifra a qualcuno, difficilmente potrai riaverla indietro. Va inoltre considerato che nessuno può spostare l’Ether oltre a Pietro, il quale possiede la chiave per la casella postale. E se egli perdesse la chiave? Ebbene, nessuno potrà mai più accedere a quella determinata casella postale! È inoltre importante per Pietro assicurarsi che nessuno si impossessi della sua chiave, poiché se qualcuno ci riuscisse potrebbe sbloccare la sua casella e rubare il suo Ether. Pertanto è fondamentale che egli conservi la chiave al sicuro o che la affidi a qualcuno che possa farlo al posto suo.

È importante conservare con attenzione i propri Ether. A differenza di altri tipi di denaro, in genere conservati nelle banche e controllati dalle stesse, Ethereum fornisce molte più opzioni per conservare e controllare il tuo denaro.

Ricordi la chiave privata di cui hai bisogno per spostare i tuoi Ether? Quella è letteralmente la chiave per conservarli. Chiunque abbia la chiave controlla gli Ether. Queste chiavi esistono sia in formato digitale che in forma fisica, ad esempio scritte su un foglio.

Come conservarle dunque? Una chiave la si può lasciare in una tasca, ma non è troppo sicuro. La si può mettere in una cassaforte, ed è molto meglio. Ma qualcuno potrebbe comunque entrare in casa tua e rubarla. Se hai intenzione di usare i tuoi Ether regolarmente potresti volerli conservare tutti o in parte in formato digitale sul telefono in modo da potervi accedere più facilmente. L’unico problema è che se perdi il telefono, perdi anche la chiave e non c’è modo di recuperarla.

Per questo motivo esistono aziende come Dracma Service, cioè non solo per facilitare l’acquisto, la vendita e l’utilizzo di Ethereum, ma anche per conservarli in modo sicuro. A tal fine, prendiamo le tue chiavi private e le conserviamo nel caveau di una banca fisica in cui si entra superando controlli come scansioni di impronte digitali e retina. In realtà non si tratta di un unico caveau, ma di molti caveau in diversi continenti. Il sistema è stato costruito in questo modo affinché chi volesse effettivamente poter spostare gli Ether, debba prima avere accesso alle chiavi presenti nei vari caveau e debba poi unirle. Come nei film, quando per poter lanciare un ordigno nucleare dai sottomarini erano necessari 3-5 “codici di lancio” custoditi da diversi generali. Questo sistema è comunemente conosciuto come ‘multisig’ (multiple signatures required – autorizzazione a firme multiple).

Gli Ether sono molto sicuri quando sono conservati in questo modo, ma anche qui c’è una potenziale debolezza: devi fidarti delle persone che conservano le chiavi per conto tuo. Ci sono molte aziende rispettabili come Dracma Service su cui puoi fare affidamento, ma anche molte altre che non li conservano correttamente o che potrebbero fingere di conservarli per appropriarsene indebitamente. La cosa bella di Ethereum è che, a differenza del vecchio denaro, puoi scegliere. Puoi conservarli tu stesso, in formato fisico o digitale, o affidarti a qualcun altro che li protegga al posto tuo (o anche un insieme dei due metodi).

Il modo in cui gli Ether sono spesso conservati rappresenta anche una delle maggiori ironie di Ethereum: la valuta globale che era stata ideata per essere utilizzata online è per lo più conservata “off-line” in caveau di banche fisiche scollegate da Internet. Chi lo avrebbe mai immaginato!

Sebbene Ethereum costituisca una tecnologia decisamente entusiasmante e una nuova forma di denaro, non significa che non comporti alcun rischio. È importante partire dal presupposto che le stesse regole intuitive che si applicano al denaro tradizionale, si applicano anche a Ethereum. Regole come non conservare denaro sotto il materasso altrimenti potrebbero rubarlo o non affidare soldi agli estranei.

L’utilizzo di Ethereum comporta inoltre alcuni rischi piuttosto singolari. Si tratta di una tecnologia nuova di zecca e anche se sembra molto sicura e robusta, c’è pur sempre la possibilità che possa fallire. Per lo stesso motivo ti consigliamo di non “mettere tutte le tue uova nello stesso paniere” e di non acquistare mai più Ether di quanti tu possa permetterti di perdere. Ethereum è inoltre più volatile (ovvero il suo prezzo può oscillare molto, aumentando e diminuendo rapidamente) rispetto ad altre valute e, sebbene sembri stabilizzarsi nel tempo, in futuro affronterà certamente molti momenti di elevata instabilità.

Tieni inoltre presente che le transazioni in Ethereum sono come quelle in contanti in quanto irreversibili. Pertanto, se invii degli Ethereum alla persona sbagliata o se il tuo portafoglio Ethereum viene compromesso e qualcuno ruba i tuoi Ether, potrebbe essere molto difficile, se non impossibile, recuperarli. Inoltre, il sistema Ethereum non è supportato da nessuna istituzione, perciò, se perdi i tuoi Ether, il tuo fornitore di servizi o “la rete Ethereum” non saranno in grado di rimborsarti i fondi. Per questo motivo è necessario che ti assicuri di usufruire dell’aiuto di fornitori di prodotti o servizi altamente affidabili, nello stesso modo in cui chiederesti a una banca di aiutarti a conservare in modo sicuro i tuoi soldi.

Infine, ricorda che il valore di Ethereum è determinato dalla quantità di persone o aziende che sono disposte ad accettarlo, il che non costituisce affatto una garanzia. Se il loro utilizzo si diffonderà, sarà molto positivo e il valore degli Ethereum aumenterà, ma se il numero di persone che vuole utilizzarlo diminuisse, ciò avrebbe un impatto molto negativo sul prezzo e rischierebbe di portare al totale inutilizzo di Ethereum.

Per riepilogare, Ethereum rappresenta un sistema estremamente entusiasmante con un enorme potenziale per cambiare il mondo. In ogni caso assicurati di comprendere i rischi che implica.

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